La nostra Marmolada: un ricordo inciso nel cuore
La crisi climatica è entrata prepotentemente dalle porte di casa,
la tragedia della Marmolada è il potente monito e grido d’allarme della nostra natura.
Una tragedia immensa
Un fatto gravissimo mai successo. Domenica scorsa alle ore 13.30 un seracco di ghiaccio si è staccato dalla cima travolgendo più cordate di escursionisti che si trovavano sul percorso fra Pian dei Fiacconi e Punta Penìa.
Noi di Calze GM prendiamo parte all’immenso dolore dei famigliari e degli amici delle vittime, alcune non hanno ancora un nome e le ricerche sono ancora in corso.
Le #Donnedimontagna sulla Marmolada
Oggi vi scriviamo per arrivare a tutti voi e ricordare, con profondo rispetto per il grave lutto dei molti alpinisti deceduti, la recentissima esperienza vissuta dalle #donnedimontagna.
Le amiche di Calze GM, accompagnate dalle guide alpine, gli scorsi 24 e 25 giugno 2022 hanno visto con i loro occhi la triste condizione del ghiacciaio della Marmolada salendo fino a Punta Penia - quota 3.343 metri - la cima più alta di tutte le Dolomiti. Hanno potuto constatare come la situazione sia sempre più drammatica:
“Il colore non era quello bianco candido della neve, prevaleva il grigio e a tratti anche il nero, tanti i crepacci e le rocce che affioravano. Le condizioni del ghiacciaio erano quelle che si trovano durante agosto” raccontano.
L’emozione dell’alba in quota
“L’esperienza di camminare sul nostro ghiacciaio – la Regina delle Dolomiti - in sicurezza con piccozza e ramponi, e poter raggiungere la vetta più alta delle Dolomiti, è stata un’esperienza meravigliosa.”
Dopo l’ascesa del ghiacciaio, le #donnedimontagna hanno cenato ammirando il tramonto e dormendo a Capanna Punta Penia a oltre 3 mila metri di altitudine.
Lo storico gestore Carlo Budel le ha accolte con deliziosi dolci, intrattenendole con le sue avventurose storie, quelle di un uomo che trascorre ogni estate da molti anni in cima ad un ghiacciaio.
Dopo una notte in quota, le #donnedimontagna si sono svegliate di buon mattino e hanno ammirato un'alba da sogno: “il freddo che ti punge il viso, gli occhi ancora stropicciati dal sonno, con il piumino addosso ci siamo incamminate verso la croce – raccontano – e a poco poco, abbiamo ammirato il sole sbucare dal gruppo montuoso di fronte, illuminando prima la parte del rifugio e poi il ghiacciaio sottostante e a poco a poco tutte le cime attorno. Una luce calda che è passata dai toni del rosa a quelli del giallo e dell’arancione. Si poteva rimanere poco all’esterno per il freddo, il tempo di scattare qualche foto e respirare profondamente e, in silenzio, contemplare il panorama dalla Regina delle Dolomiti. Qui ci si sente piccoli al cospetto dell’immensità e della potenza della natura”.
Dopo una abbondante colazione le #donnedimontagna verso le 8 di mattina, hanno rimesso i ramponi ai piedi e piccozza in mano si sono incamminate verso il Lago Fedaia scendendo dal ghiacciaio: “Non avremmo mai creduto che sarebbe potuta capitare una tragedia simile…” concludono con il cuore a pezzi e con il ricordo negli occhi di quella esperienza meravigliosa, forse non più ripetibile.
La Marmolada a rischio scomparsa
Il ghiacciaio della Marmolada, misurato fin dal 2012 dagli esperti, è infatti purtroppo destinato a sciogliersi. Negli ultimi 70 anni ha perso oltre l’80% del suo volume. La sua superficie è passata dai circa 500 ettari stimati nel 1888 ai 123 ettari del 2018. In dieci anni il fronte è arretrato in media di 10 metri l’anno. Gli esperti stimano che buona parte del ghiacciaio potrebbe scomparire già nel 2031-2033.
“Nessun uomo è un’isola”
Noi di Calze GM continueremo ad impegnarci per realizzare prodotti rispettosi dell’ambiente e in progetti ed azioni concrete per contrastare il cambiamento climatico che purtroppo causerà ancora numerose vittime, e per proteggere il nostro pianeta.
Ognuno di noi, modificando concretamente le grandi e piccole abitudini quotidiane, deve e può fare la sua parte!
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