Dentro la corsa: trail running, vertical e passione pura tra le Dolomiti

Il trail running non è solo uno sport: è un’esperienza di vita che si respira ad ogni passo, specialmente quando si corre tra i sentieri delle Dolomiti.
Vogliamo raccontare la storia della nostra ambassador Francesca Perrone, una giovane atleta originaria del Trentino, amante della natura e del movimento fin da bambina.
Tenace, solare e determinata, Francesca ha trasformato ogni salita in un’occasione di crescita, ogni corsa in un momento di connessione profonda con sé stessa e con l’ambiente montano.
La sua storia ci racconta cosa significa davvero amare il running, nella sua forma più autentica: quella che si arrampica, suda e conquista ogni metro di dislivello.
Dalla bici alla corsa: nascita di una passione
La sua avventura nel mondo del trail running nasce da lontano, quando a soli sei anni iniziava a pedalare nel ciclismo agonistico.
A diciotto anni, dopo una pausa, è arrivata la corsa: prima per tenersi in forma, poi per amore. E da lì, è stato un crescendo di emozioni.
La svolta? La partecipazione alla Dolomiti Brenta Trail, 45 km e 2850 m D+: «Amore puro», ci racconta, «appena tagliato il traguardo, già pensavo alla prossima gara».
Vertical running: fatica intensa e adrenalina pura
Con il tempo, le lunghe distanze hanno lasciato spazio al desiderio di intensità.
È così che è nata la passione per il vertical running, gare brevi, ma incredibilmente dure, in cui non c’è tempo per pensare: solo respirare, spingere e dare tutto.
«Adoro i sentieri ripidi e in salita – dice – anche se la discesa rimane il mio punto debole».
Una fase di transizione, forse, ma vissuta con tutta l’energia di chi ama lo sport in montagna in ogni sua forma.
Una gara nel cuore: il Sellaronda Ultra Trail
Tra tutte le gare trail, una ha lasciato un’impronta speciale: il Sellaronda Ultra Trail, la sua prima esperienza oltre i 60 km.
Percorso veloce, paesaggi spettacolari e una preparazione meticolosa hanno reso indimenticabile l’edizione del 2019.
«È una gara perfetta per le mie caratteristiche – racconta – e ogni volta che l’ho corsa ho provato emozioni uniche, difficili da dimenticare».
Un momento che incarna tutto il fascino dello sport tra le Dolomiti.
Allenamento e costanza: come si prepara un trail runner
La corsa in montagna richiede metodo.
«Durante la settimana – ci spiega – approfitto della pausa pranzo per gli allenamenti, mentre nel weekend, con mio marito Daniel, ci dedichiamo a lunghi giri in montagna».
L’allenamento trail running varia a seconda dell’obiettivo: lunghi chilometraggi per le gare più estese, ripetute e sessioni intense per i vertical.
Per chi vuole iniziare, il suo consiglio è chiaro: fissare un programma settimanale e correre in compagnia.
Perché il running è ancora più bello se condiviso.
Le calze giuste per ogni percorso
Un dettaglio che fa la differenza nel trail running? Le calze tecniche. «Devono essere leggere, traspiranti, aderenti: un tutt’uno con il piede».
Le sue preferite? Le Recycled Flash 6500 e Recycled Wave 6500, ideali per vertical e gare brevi. Per allenamenti quotidiani e sessioni in pista sceglie le Run Training 2409, mentre per le lunghe distanze si affida alle Trail Sky Run 2250, che offrono supporto e protezione.
Infine, per le escursioni rilassate, le Reactive Cocos 6000 in cotone bio sono «una vera coccola per i piedi».
Correre in montagna, vivere la natura
Tra panorami mozzafiato, sentieri tecnici e fatica condivisa, il trail running è più di uno sport: è un modo di vivere la montagna in modo autentico.
Che si tratti di affrontare una salita in un vertical o di esplorare un sentiero infinito, ogni corsa diventa un viaggio.
Un’ispirazione per tutti quelli che cercano nel running un contatto più vero con la natura e con se stessi.
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