Trekking e vesciche ai piedi: rimedi e cause

Ciao, mi chiamo Gaia, sono podologa, cioè una specialista della cura e del trattamento terapeutico del piede.

Con calze GM il nostro obiettivo è quello di aiutarti a conoscere meglio i tuoi piedi e a dare loro l’attenzione che si meritano.

Il tema di oggi riguarda un problema che tutti, prima o dopo nella vita, abbiamo sperimentato: le vesciche. Si tratta di uno dei principali disturbi che si trovano ad affrontare gli amanti di trekking e camminate: vediamo insieme come prevenirle!

Cos’è una vescica?

Una vescica è una bolla di liquido tra gli strati più esterni della pelle. Sui piedi si formano principalmente a livello dei talloni, spesso posteriormente, ma anche tra le dita o sulla loro punta, oltre che in tutti le zone dove possiamo avere delle sporgenze ossee.

Si tratta di lesioni meccaniche, cioè si formano a causa dell’eccessivo sfregamento tra la pelle e la calzatura: scegliere una calza di buona fattura può aiutarti a prevenire questa fastidiosa lesione.

Come trattare le vesciche ai piedi?

È sempre preferibile prevenire piuttosto che curare, specialmente perché le vesciche si formano rapidamente e richiedono diversi giorni per guarire completamente.

Nella maggior parte dei casi la vescica guarirà da sola in pochi giorni, il liquido verrà assorbito e si formerà un nuovo strato di pelle. Se invece la vescica si dovesse aprire spontaneamente, è buona regola disinfettarla e successivamente coprirla con una garza ed un cerotto traspirante, per favorire l’ossigenazione della pelle.

Come evitare vesciche durante le escursioni

La soluzione migliore è quella di eliminare la fonte dell’attrito.

Si può fare in diversi modi:

  • Indossare calzature adatte per il proprio piede, che non siano troppo larghe o troppo strette, facendo attenzione alle cuciture della tomaia e alla soletta plantare. Il consiglio è quello di affidarsi a negozianti esperti che possono certamente aiutarvi in questa ricerca.
  • Indossare calze aderenti: calze sportive anti vesciche, appositamente progettate, aiuteranno a ridurre il possibile attrito, dando protezione alle zone più esposte che abbiamo citato prima.

Altri consigli utili:

  • La calza non deve essere troppo bassa, ma deve coprire il bordo della scarpa: questo ci offre un’ulteriore protezione.
  • Quando le calze risultano umide è bene cambiarle: l’umidità infatti favorisce lo sfregamento. Per chi suda molto esistono in commercio delle creme o del talco per proteggere i piedi.
  • Se sei già a conoscenza di zone del piede particolarmente sensibili, possiamo coprirle con una garza e un cerotto traspirante, oppure con dei cerotti protettivi.

Essendo i piedi due strutture a sé stanti, le vesciche possono formarsi in maniera del tutto asimmetrica, ovvero possono presentarsi in uno solo dei piedi.

Le calze antivesciche sono efficaci per risolvere il problema?

Le calze antivesciche sono la soluzione al problema. Le calze da trekking sono la scelta ottimale: leggere, ma robuste e traspiranti, con rinforzi nelle zone più soggette all'attrito, come punta e tallone. È importante adattare lo spessore delle calze alle condizioni climatiche e stagionali. Come per le scarpe, le calze non devono essere troppo grandi per evitare la formazione di vesciche e abrasioni, garantendo che il piede rimanga ben aderente.

Gaia indossa la calza Approach Light 2425, con fascia elastica stabilizzante e spugna ammortizzante.

 

 

La scelta di Calze GM Sport: le migliori calze antivesciche

Reactive Mountain
Reactive Forest
Calzini tecnici Donna in cotone biologico pettinato Calzini tecnici Uomo in lana vergine merino fine
Trek Compression
Trek Dry Fit
Calzini Trekking Donna in lana vergine merino fine Calzini Uomo Trekking Light Weight

 

Con questo ho finito per oggi, se hai delle domande scrivimi in direct o commentando il video che trovi su Youtube, Facebook, Instagram.

E ricorda…

i piedi sani sono il tuo migliore partner per lo sport!


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